La nostra storia
Il nostro inizio
Un uomo scendeva… e incappò nei briganti… lo spogliarono, lo percossero…, se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Un sacerdote, …un levita… lo vide e passò oltre, Un samaritano lo vide, gli si fece vicino… fasciò le ferite… si prese cura di lui…” (Lc 10,30ss).
L’amore preferenziale per i poveri costituisce un’esigenza intrinseca del Vangelo della Carità.
“Ripartire dagli ultimi significa accettare la provocazione che né il sacerdote, né il levita avevano avuto il tempo ed il coraggio di fare propria per assumere la diversità dell’altro come valore, possibilità di arricchimento reciproco per inventare, con umiltà e pazienza, strategie inedite, capaci di restituire alla vita il senso del dono” (Atti del VI Convegno Internazionale del Pontificio Consiglio della Pastorale Sanitaria-1991).
L’impegno per il bene dell’altro richiede il coraggio di “perdersi” e la disponibilità al servizio, al di là di ogni personale tornaconto, mettendo in circolo in tutte le cellule del corpo sociale, la linfa della solidarietà, della condivisione e della gratuità.
don Davide
Con questo spirito, agli inizi degli anni ’70 in piena contestazione generazionale, affrontando l’indifferenza ed i rischi di una esperienza nuova e non da tutti compresa, il Centro Solidarietà Giovani “Giovanni Micesio”, inizia il suo cammino di speranza assieme a tanti fratelli e sorelle, intrappolati nella spirale della droga, dell’emarginazione, dell’esclusione sociale.
Negli anni si è gradualmente sviluppato fino a raggiungere l’attuale organizzazione che comprende una serie di servizi socio educativi, terapeutici sanitari, formativi ed occupazionali che, operando in reciproca sinergia e in stretto collegamento con le agenzie pubbliche e private del territorio, costituiscono le 5 Unità Operative del Centro.